Regia di Lucio De Caro vedi scheda film
Film di indagine sulla morte del “rivoluzionario” Michele placido, morto dopo tre giorni di interrogatorio serrato in questura sulla cui morte indagano la sorella e una giornalista molto ambiziosa. Dopo una prima parte di indagine ci si trasferisce in aula dove viene ripresa la storia da capo e raccontata per bocca delle deposizioni dei test.
È una storia con moltissimi rimandi espliciti all’Italia dell’epoca e alla affare Pinelli-Calabresi ma che vista in questi giorni non può non ricordare la vicenda Cucchi.
Il ritmo è molto buono, con ottimi flash-back che per tutto il film ci mostrano spezzoni di interrogatorio, illuminandoci poco alla volta sui fatti ma senza gravare sulla storia della giornalista.
Il finale è a mio avviso volutamente dubbio, perché comunque è la versione concordata degli accusati, è una versione che scontenta tutti, che lascia l’amaro in bocca dell’incertezza…e mi è piaciuta davvero tanto. Anche la scena dell’incontro al tribunale prima dei titoli di coda lascia aperto a qualsiasi futuro possibile.
Il cast è buono con Mario Adorf nei panni del procuratore che fa da padrone, una buona Ira Furtenberg a tenergli testa e un giovane Placido che non colpisce, non lascia il segno. Credo che il riferimento del personaggio del giovane affascinante rivoluzionario anarchico sia sempre l’anarchico di INDAGINE SU UN CITTADINO…e sincerante qui Placido è davvero lontano.
Film forse poco conosciuto ma che merita davvero di essere ripescato.
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