Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film
Forte di una copiosa co-produzione internazionale, il regista francese Cedric Jimenez adatta un romanzo di Laurent Binet per portare in immagini la storia di uno dei piu' feroci criminali del secondo conflitto mondiale. L'UOMO DAL CUORE DI FERRO narra le gesta, i crimini e la morte di Reinhard Hdeydrich, forse il piu' feroce gerarca nazista del Terzo Reich, che si guadagno' svariati appellativi, tra cui il macellaio di Praga, la bestia bionda, il boia, l'angelo della morte e naturalmente l'uomo dal cuore di ferro. La prima parte e' piu' biografica, infatti Reinhard Heydrich (Jason Clarke) e' un giovane e promettente ufficiale della marina tedesca, che viene pero' congedato con disonore a causa di una condotta giudicata amorale dalla corte marziale nei confronti di una giovane donna. Nonostante tutto, conosce e si sposa con Lina Von Osten (Rosamunda Pike) una donna fredda e determinata, nonche' fervente nazionalsocialista, che riesce, grazie alle sue conoscenze, a introdurre il marito nelle SS e divenendone quasi la sua mentore femminile. Heydrick diviene in brevissimo tempo il braccio destro di Himmler (Stephen Graham) e il responsabile della sezione spionistica delle SS, nonche' uno dei responsabili dell'eccidio delle SA nella famigerata "notte dei lunghi coltelli". Nella seconda parte del film troviamo Heidrich, ormai affermatissimo e ambizioso generale delle SS, spadroneggiare nella Cecoslovacchia occupata. Il rapporto con la moglie si sta incrinando. Lina da preziosa consigliere, diventa quasi una palla al piede per "il macellaio di Praga" e i ruoli si invertono. La pellicola comincia a trascurare i due protagonisti, per concentrarsi sulla preparazione dell'attentato che causera' la morte del crudele gerarca. Dalla Scozia arrivano Jan Kubis (Jack O'Connel) e Josef Gabcik (Jack Reynor) due giovani e intraprendenti partigiani cecoslovacchi che organizzeranno il tutto, riuscendo a eliminare, a costo della loro stessa vita, l'uomo dal cuore di ferro. Pellicola che purtroppo e' stata accolta molto freddamente sia dal pubblico che dalla critica, ed e' un vero peccato, in quanto la messa in scena e' impeccabile, ricostruzione storica perfetta e ottimi attori, con un Jason Clarke, qui al suo primo ruolo da protagonista, alquanto convincente e glaciale nel ruolo di Reinhard Heydrich. Splendida e da cardiopalma la sequenza dell'attentato, altamente drammatiche le scene della brutale rappresaglia nei confronti della popolazione civile e di grande efficacia la lunga sequenza del violento conflitto a fuoco finale nella chiesa. Bellissima la colonna sonora. Un lavoro che spero possa negli anni a venire godere di una giusta rivalutazione.
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