Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Commediucola di risibile spessore che rivela immediatamente la sua età: siamo negli anni '80 e ciò che conta non è offrire una storia credibile o materia di analisi sociale, bensì furoreggiare con battutine/battutacce e gag squinternate di terza serie. L'ennesima riproposizione di Fantozzi (e c'è anche lo sketch in cui cerca di mangiare di nascosto!) è il simbolo (a)morale dell'operazione; bravo Dorelli, ma la storia è sciancata, demente, insulsa. Pappalardo e la Laurito in due ruoli minori, tutto si snoda attorno ai due protagonisti: ottimi, ma in pasto ad una sceneggiatura (Donati-Vincenzoni: probabilmente anche i professionisti di tanto in tanto hanno fame) davvero ingiustificabile. 3/10.
Un losco affarista imbroglione coinvolge nella sua fuga (da fisco e malviventi) un ingenuo tassista, che lo salva nella speranza di ottenere un mucchio di denaro ed anche l'amore dell'inesistente sorella dell'uomo. Ma alla fine il truffatore sarà truffato...
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