Regia di Maria Sole Tognazzi vedi scheda film
Due donne sulla cinquantina convivono felicemente. O almeno così pare, perchè la crisi è dietro l'angolo, fra incomprensioni, nevrosi personali e l'ancora diffusa difficoltà di accettazione del rapporto omosessuale.
A due anni dal precedente Viaggio sola, torna e si riconferma il sodalizio artistico fra Margherita Buy e Maria Sole Tognazzi. Difficile valutare Io e lei al netto di ciò che si sa sulle due artiste: una protagonista perennemente confinata in ruoli di donna sola (anche quando accoppiata) e nevrotica, una regista capace e lontana dalle mode, ma con pochi e semplici argomenti a disposizione, attorno ai quali imbastire commedie tutt'altro che leggere, o forse drammi non privi di ironia e di sollievo. Io e lei è tutto questo e anche qualcosina in più: è un film che - pare assurdo dirlo, ma è realmente così che stanno le cose - un film che risulta addirittura coraggioso nel 2016 italiano, trattando un tema spinoso e censurato quale l'omosessualità. Le istituzioni non saranno pronte per ricevere (o quantomeno valutare con la dovuta serietà) un film che narra con estrema semplicità la convivenza e la crisi di una coppia gay, eppure il pubblico senza dubbio lo è; a complicarsi la situazione ci pensa la Tognazzi da sola, sia contribuendo ad alimentare il clichè della Buy-donna irrisolta che affiancandole in scena Sabrina Ferilli, quintessenza della femminilità prorompente e attrice di modesta caratura. Per la sceneggiatura alla firma della regista si affiancano quelle di Ivan Cotroneo e di Francesca Marciano (il medesimo team di Viaggio sola); nel cast compaiono anche Ennio Fantastichini, Fausto Maria Sciarappa e Domenico Diele. 4,5/10.
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