Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Trama classica, non eccezionale, fortuna c’è Guillermo del Toro a risolvere tutto, uno spettacolo “orrendo” per gli occhi.
Una ragazza alle prese con fantasmi e una relazione quanto mai complicata.
Prodotto commerciale di tutto rispetto, il pubblico amante di Edgar Allan Poe è la vittima questa volta, cioè io.
Trama classica, l’eroina snervata dal clima misterioso e dagli eventi soprannaturali, personaggi inquietanti ed oscuri, il tutto confezionato in una grande casa isolata dal mondo.
In realtà il tema d’orrore non spinge mai sull’acceleratore, le ambientazioni fanno tutto. Non tanto per un fatto d’efficacia quanto più d’effetto, tutto è inquietante, dalle visioni alle grandi panoramiche del castello, tutto cala in un’atmosfera fredda, gotica.
Grande merito anche agli attori, un bel duello a tre tra Mia Wasikouska, Jessica Chastain e Tom Hiddleston, soli nella grande casa dove non si capisce chi sta con chi o contro chi.
Un film però sostanzialmente fatto, più che dal soggetto o dalla sceneggiatura, proprio dal regista. Guillermo del Toro, se ancora non lo si fosse capito, potrà essere discusso quanto si vuole, certo è che non si può dire non sia spettacolare dietro la macchina da presa mentre insegue la povera protagonista nei corridoi angusti della casa nella notte.
Immagini bellissime, ombre e luci dalle fessure, sfondi più importanti dei primi piani, uno stile ottocentesco forse non proprio credibile, non perché non all’altezza, più perché forse preme troppo (non a torto) l’acceleratore sul tema dello straniamento visivo sullo spettatore.
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