Regia di Peter Berg vedi scheda film
Nel 2005 una squadra di Marines parte alla volta dell'Afghanistan per fermare un gruppo di rivoltosi talebani, Arrivati in loco, la squadra si imbatte in un pastore e nei due figli, che il comandante Murphy finisce per lasciare andare, convinto della loro estraneità con il nemico.
Valutando la missione ormai compromessa per essere comunque stati scoperti, il comandante si accinge a portare il suo gruppo in cima ad una montagna, affinché possano essere prelevati dagli elicotteri della propria armata.
I talebani però, avvisati dal pastore lasciato andare, si apprestano a raggiungere in forze i quattro marines che, circondati ed in fuga per sottrarsi alla cattura, danno vita ad una rocambolesca fuga per tentare di mettersi in salvo prima del sopraggiungere degli elicotteri di rinforzo.
Tratto dal romanzo autobiografico omonimo che racconta la vera epopea del marines Marcus Luttrell, unico sopravvissuto alla missione di morte che lo vide protagonista assieme agli altri tre affiatati colleghi, il film di Peter Berg possiede l'afflato marziale coerente con l'argomento trattato, nonché si fa forte di un cast di quattro attori davvero bravi ed in parte, come risultano essere Mark Wahlberg nel ruolo del protagonista, ma pure Taylor Kitsch, Emile Hirsch e il grande Ben Foster.
Il problema è che la vicenda si porta appresso un così forte afflato patriottico da risultare presto sin troppo tronfio ed esaltato, così come l'ardua resistenza che motiva i quattro soldati, finisce per risultare un estenuante esaltazione di un martirio annunciato.
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