Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film
Il nome di Michele Massimo Tarantini è di per sè garanzia di trash e di cinema tirato via (raccordi inesistenti, controcampi sbagliati, etc.); qui il regista tocca probabilmente il proprio personalissimo fondo - quindi un fondo circa assoluto - realizzando un pornazzo mascherato da film erotico. Che si tratti di una pellicola uscita in doppia versione (con o senza scene hard, per tentare la strada su due circuiti di distribuzione diversi) è evidente fin dal cast, che comprende fra gli altri il giovanissimo Rock Malcovich, all'anagrafe Rocco Tano, meglio noto in futuro come Rocco Siffredi; gli altri interpreti sono anonimi e spenti quanto basta per 'recitare' in un film nel quale i dialoghi sono ridotti pressochè a zero e la labilissima trama è un mero pretesto per inserire sulla scena il maggior numero di accoppiamenti sessuali possibile. C'è perfino il lieto fine, peraltro, come se allo spettatore potesse importare. Anche le musiche di Tom De Bahia (uno pseudonimo, verosimilmente) sono pienamente in atmosfera a luci rosse: povere tastierine campionate senza fantasia in sottofondo fra una fellatio e un'apertura di cosce. Dopo la prevedibile delusione di questo Attrazione selvaggia, Tarantini ebbe la buona creanza di ritirarsi dal cinema per una decina di anni circa: sempre troppo pochi. 1/10.
Incomprensioni e tradimenti di una coppia borghese americana.
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