Regia di Kimberly Peirce vedi scheda film
L’idea di affidare la regia del remake di Carrie - Lo sguardo di Satana a Kimberly Peirce, autrice indipendente fin qui poco hollywoodiana, destava qualche speranza e in effetti il remake ha un incipit d’impatto: Julianne Moore partorisce e delirando arriva a un passo dall’uccidere la neonata Carrie con un paio di forbici. Anche la rivisitazione della scena cult della doccia, pur se più pudica (ma Chloë Grace Moretz aveva 15 anni durante le riprese, mentre Sissy Spacek era già ventisettenne), è aggiornata con intelligenza ai tempi del bullismo condiviso su YouTube. Purtroppo però, dopo un inizio promettente, le idee latitano e il registro vira verso il teen drama di derivazione televisiva. Se poi sul versante del soprannaturale De Palma giocava di ritmo, sincronizzando un rapido montaggio alla splendida colonna sonora di Pino Donaggio, il remake punta banalmente e blandamente sugli effetti speciali, così Carrie finisce ridotta a una banale imitazione degli X-Men, adolescente dai superpoteri incontrollabili. Ciò non bastasse, il finale è consolatorio, probabilmente per volontà dei produttori dato che l’uscita della pellicola in Usa è stata fatta slittare di diversi mesi. Quello scartato, distribuito in Blu-ray e visibile anche su YouTube, richiamava il prologo trovando una circolare compiutezza, la chiusa della versione in sala è invece coerente con la parte peggiore del film, ossia è del tutto insignificante.
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