Espandi menu
cerca
Questi sono i 40

Regia di Judd Apatow vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 218
  • Recensioni 6676
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Questi sono i 40

di alan smithee
8 stelle

Gran commedia intelligente, spassosa e frizzante che riprende un paio di personaggi minori di "Molto incinta" e li ritrova cinque anni dopo nel momento fatidico del raggiungimento dei "primi 40", in particolare da parte della bionda e bella Debbie: un' incantevole fatina che non riesce tuttavia ad accettare di superare quel traguardo e per questo di mette comicamente in discussione confrontandosi col marito Pete, produttore discografico in crisi. Una madre di famiglia tuttavia dinamica che si sobbarca in sostanza il mantenimento della famiglia (composta altresì da due spassose figlie sempre pronte alla ribellione e alla battuta sagace - sono le figlie vere della Mann e del regista Apatow) col suo negozio di moda gestito alla bell'e meglio ed in balia di una avvenente e spregiudicata commessa dalle evidenti capacità relazional/attrattive e dalla cresta facile (e' Megan Fox!).
Apatow torna più in forma che mai sulle nevrosi di una generazione (la sua) che sta facendo i conti con una crisi senza precedenti che non ha permesso a molti di realizzarsi veramente: per questo il sopraggiungere di un'età che spesso indurrebbe a poter stilare bilanci e valutare traguardi, porta invece amarezza e sconforto. Tuttavia Apatow, qui più che nelle altre occasioni, si presta a restare sul leggero e sui toni della commedia frizzante, grazie ad una sceneggiatura che si mantiene in un ritmo sostenuto di gag e situazioni ridicole che suscitano risate, divertimento, ma anche una sottile angoscia, soprattutto se quell'età fatidica la si è superata da non molto tempo al pari dei protagonisti. All'ottimo Paul Rudd, padre di famiglia con sensi di colpa per il sentirsi costantemente inadeguato e nel contempo incapace di contenersi da vizi e tentazioni, anche se completamente innocue (vedi l'irresistibile attrazione per i plumcakes) si unisce la stupenda, solare moglie del regista Leslie Mann, attrice comica dall'intenso sfondo drammatico che si immerge perfettamente in un personaggio ribelle, nevrotico ma anche saggio quando è il momento di prendere le redini della famiglia un po' allo sbando. Una nascita che suggella un nuovo corso di vita che rinsalda un nucleo familiare un po' alla deriva, due genitori immaturi ed irresistibili (Albert Brooks e John Litgow, eccezionali come sempre) che vivono ancora con i ritmi ormai andati degli anni '80 e preferiscono dedicarsi egoisticamente ed intensamente ad una loro seconda opportunità di vita piuttosto che lasciarsi coinvolgere dalle tentacolari oppressioni e problematiche di una generazione di ragazzi che non riescono ad abituarsi all'idea di dover crescere e superare definitivamente quegli ostacoli e quelle insicurezze che da troppo tempo li bloccano anche negli affetti e nella manifestazione dei propri sentimenti. Una commedia divertente, irresistibile dalla quale trapela finalmente un non azzardato possibile ottimismo di fondo nei riguardi di ciò che ci spetterà nel prossimo decennio, se solo si riuscirà ad affrontare il futuro con la spontaneità e la naturalezza che quell'inevitabile insicurezza latente fino ad ora ci ha impedito di manifestare.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati