Regia di Jerusha Hess vedi scheda film
Per le fan allo stadio terminale di Jane Austen, c’è un parco a tema nella campagna inglese dove vivere per un paio di settimane l’illusione di trovarsi in un romanzo dell’autrice: a Austenland ci si veste, si mangia, si parla proprio come fra le sue pagine. Il bonus offerto dal pacchetto vacanza è una love story in stile austeniano con uno degli aitanti attori compresi nel villaggio: un’esperienza a metà fra il Club Med e un’agenzia di escort al maschile. Keri Russell, giovane zitella fedele solo alla sagoma cartonata di Colin Firth in Orgoglio e pregiudizio, investe nella gita tutti i suoi averi, trovandosi ben presto costretta a fronteggiare l’amaro scarto fra le sue fantasie stile Regency e la pacchiana realtà. Jerusha Hess, moglie di Jared Hess e coautrice delle di lui pellicole (da Napoleon Dynamite a Gentlemen Broncos), debutta dietro la macchina da presa con una commedia che guarda all’umorismo aspro e straniante del marito e ai suoi personaggi sgradevoli e perdenti (usando anche una delle sue attrici feticcio, Jennifer Coolidge), ma colleziona solo una serie di gag stiracchiate su base di hit anni 80. Il desolante sguardo sul genere femminile (variamente assatanato, sempre e comunque in cerca di una realizzazione che passa dal principe azzurro) è sigillato dalla presenza fra i produttori della perniciosa Stephenie “Twilight” Meyer. Per una attualizzazione delle amorose schermaglie austeniane tra un Darcy e un Wickham di turno, tanto vale rivedersi Il diario di Bridget Jones.
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