Regia di Stefano Chiantini vedi scheda film
Chissà che non si possa ricordare questo film in futuro per essere stato il primo di una nuova era, quella in cui il cinema finalmente si toglie la polvere di dosso, accumulata in cento lunghi anni, e finalmente trova la strada per raggiungere quegli scenari che le cosiddette "nuove tecnologie" gli consentono. Visibile gratuitamente in streaming per cinque giorni a partire da oggi sul sito di Repubblica.it (non eccelsa, purtroppo, la qualità del video... colpa non so quanto del film o quanto di una banda che in Italia si ostina a non volersi allargare...), al momento in cui scrivo ha già raggiunto, in 24 ore, più di ventimila visualizzazioni. Alla faccia di lorsignori.
Ma certamente, distribuzione libera a parte, "Isole" potrà sicuramente essere ricordato per la sua delicatezza, le vette poetiche che raggiunge. Un trio di personaggi e attori azzeccatissimo, uno scenario di solitudini realizzate in cui la "normalità" (l'insopportabile Wilma, sorella di don Enzo) è così disturbante e insopportabile da risultare essa stessa la vera anomalia. Nel sorriso di Martina, che irrompe nel finale insieme alle sue uniche parole proprio nel momento più drammatico, sta tutto il senso di questo film. Non perdetelo, e non solo perchè è gratis.
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