Regia di Stefano Sollima vedi scheda film
'A.C.A.B.' ha il pregio della regia senza fronzoli di Stefano Sollima, che dirige con ritmo sostenuto un cast affiatato e tra i migliori nella nostra cinematografia della scorsa stagione, ma anche molteplici difetti in chiave di sceneggiatura e di delineazione dei personaggi che ne limitano il valore.
Come arco temporale la storia dura quasi un anno e si svolge nel 2007, essendo delimitata dai due omicidi, entrambi legati al mondo del calcio, che suscitarono molto clamore, avvenuti il primo - omicidio dell'agente Raciti da parte di Antonio Speziale durante gli scontri tra ultrà dopo Catania-Palermo - il 2 febbraio ed il secondo - omicidio del tifoso laziale Sandri occorso in un autogrill in provincia di Arezzo per mano dell'agente di Polizia Spaccarotella - l'11 novembre, proprio quando il film si conclude bruscamente, mentre gli agenti si apprestano ad affrontare nella capitale gruppi di tifosi inferociti per l'accaduto.
La storia si concentra su quattro agenti, interpretati con credibilità da Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Filippo Nigro e Domenico Diele, tutti alle prese con svariati problemi come il non tenere a freno la propria aggressività, i rapporti con il figlio, matrimoni che vanno a rotoli, lo sfratto ma nessun ritratto convince appieno perché non si riesce mai a comprendere da quale parte stanno gli autori.
In una sequenza l'agente Cobra (Favino) non riesce a contenere la sua violenza, andando oltre i suoi compiti e invece più avanti è lui a calmare un collega; in una scena particolarmente qualunquista la recluta Adriano (Diele) viene alla mani con un politico disinteressato dal suo caso ed in un'altra si assiste al pestaggio di un gruppo di extra-comunitari, che da' agli agenti quasi una connotazione da facinorosi estremisti, mentre in altre di servizio d'ordine negli stadi essi svolgono il loro difficile compito con coraggio.
Una maggiore coerenza e linearità avrebbe giovato a un prodotto di così buona fattura.
Voto: 6/7.
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