Regia di Patrick Lussier vedi scheda film
Flop commerciale con un Nicholas Cage davvero pessimo, quando prova a recitare, a metà strada tra l'action e lo splatter (in computer grafica). Patrick Lussier, allievo di Wes Craven, si porta dietro da San Valentino di Sangue Todd Farmer e insieme scrive un copione piuttosto mediocre incentrato su sacrifici satanici a danno di infanti e sette sataniche costituite da sbandati e disperati. Per fortuna il regista canadese inserisce una spiccata ironia, affonda fin da subito nello splatter e nei nudi femminili e soprattutto piazza almeno tre sequenze altamente tamarre. Soluzioni queste che, pur nella mediocrità della storia, salvano il film e lo rendono divertente, virandolo dalle parti del B-Movie anni ottanta on the road. Tamarrissima la sequenza con Cage che, sigaro in bocca e completamente vestito, si sbatte la bonissima Charlotte Ross mentre spara con la pistola a una lunga serie di manigoldi che, armati fino ai denti, irrompono nella camera del motel per fargli la buccia. Super divertente poi la sequenza con il "carpenteriano" Tom Atkins (cammeo graditissimo) che, al comando di un plotone di poliziotti, tiene sotto scacco Cage costretto ad arrestarsi al cospetto di un posto di blocco se non fosse per l'arrivo, tutto danzante al ritmo di That's the Way I Like It, di William Fichtner (di gran lunga il migliiore del cast) alla guida di un camioncino che trasporta sostanze altamente esplosive. Da segnalare poi il finale con Cage che degusta birra bevendola dal mezzo cranio dell'antagonista, per poi salire a bordo dell'auto in compagnia di Fichtner (un demone mandato dall'inferno per recuperarlo e ricondurlo nel carcere di Satana) e avviarsi tra le fiamme del regno dell'oltretomba.
Ritmo, battute, inseguimenti automobilistici, esplosioni, carambole, incidenti spettacolari, piroette e tanto splatter per tenere in piedi una storia trita e ritrita non aiutata neppure da un antagonista di spessore. Oltre a Cage, infatti, delude anche Billy Burke. Ruolo di supporto, tutto sommato insipido, per Amber Heard.
Gradevole, ma nulla più. Una volta si sarebbe considerato un classico film da noleggio.
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