Regia di Alix Delaporte vedi scheda film
parte bene il film di delaporte ma si capovolge e poi s'infrange sulle onde della fretta del regista o della mancanza di soldi non saprei. la prima parte del film è tutta basata su diffidenza e ostilità. tutto pare ostile. solo il ragazzo con cui fa sesso angèle per contrattare il giocattolo da portare ad un figlio che non vede da due anni. ad angèle serve un marito e un contratto di lavoro per riavere indietro quel figlio che da quando è in libertà condizionata non riesce ad avere la forza di vedere. sarà che angèle è imbronciata perennemente come un adolescente cresciuta in un ambiente non troppo da favola. s'incontra con tony, persona ombrosa e sola che vuole sposarsi. tony è sempre serio, non ride mai. la difficoltà del lavoro che fa, la difficoltà del mare che sei mesi fa si prese il padre per mai più restituirglielo. nota una certa fretta in angèle, ma tony desidera che lei lo guardi e gli giuri che è lì per lui. ed è una delle scene più belle e forti dell'intero breve film. gadebois è molto bravo in quella scena e difatti è tutta sua, mentre angèle gli si offre una nuda per una scopata... "cos'è per te scopare?... scopi come mangi, come pisci?..." e se ne va. poi quando anche i paesini con la provinciale che li attraversa cominciano a prendere una certa famigliarità e la costa mostra il suo lato più bello, la storia che prenderà una piega lieta(come da poster) accelera improvvisamente e non da il tempo alla storia di svolgersi tranquillamente. che tutta questa velocità sia dovuta alla volontà inconscia della protagonista di riavere il figlio o di essere felice, di provare ad esserlo, per vedere com'è, non giustifica il raffazzonamento della seconda parte. avrebbe dovuto prendersela più comoda. peccato.
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