Regia di Paul Haggis vedi scheda film
Considerato sceneggiatore di vaglia,spesso chiamato a supervisionare e dare un tocco in più a soggetti e scripts di potenziali blockbusters che non convincevano appieno le produzioni (gli ultimi Bond,per esempio),Paul Haggis ha vinto l'Oscar con il suo film d'esordio,"Crash",e ha diretto poi altre due pellicole,questo remake di un thriller francese compreso. In cui un professore universitario mite vede mandare in pezzi la sua vita e la sua famiglia,con l'arresto della moglie sotto accusa di omicidio,e dopo aver perduto ogni speranza nella Giustizia,si inventa un piano per farla evadere e sparire insieme al figlioletto. L'azione è concentrata nella mezz'ora finale del film,prima c'è tutta l'organizzazione del piano d'evasione che il protagonista mette insieme per liberare la sua donna:la materia era interessante,e di solito l'individuo dimesso che diviene leone per ribellarsi ai soprusi sfocia in un escalation di violenza qui volutamente evitata,e questo fa onore ad Haggis.Che però,bizzarramente,proprio in fase di sceneggiatura convince fino ad un certo punto. Il film infatti nella prima parte procede un pò troppo a salti per sforbiciare tempo alla meticolosa preparazione al "colpo" del professore,e nell'ultima parte cita addirittura "Match point" di Allen con l'investigatore che ricompone immaginando come deve essere andato il delitto,ed un capriccio del Caso a suggellare la vicenda.Interessante la scena dell'evasione,con un incidente stradale sfiorato da vero brivido,ma da questo regista ci si aspetterebbe di più,e comunque il grido di dolore da "americano vero" di "Nella valle di Elah" era un film meglio riuscito. Di buon livello l'interpretazione di Russell Crowe,che sa alternare slanci eroici ad una recitazione sottopelle,parti minori ma interessanti per Liam Neeson e Brian Dennehy.
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