Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
Una specie di commediola, una favoletta che spiega l’ingegnoso, più che esplosivo, piano di Bazil, per attuare una specie di vendetta. Bazil e i suoi amici sono una combriccola a metà tra i barboni e gli squilibrati; i cattivi sono i fabbricanti di armi (mentre l’accusa verso chi usa le armi è assente, o comunque più sfumata). Filmetto che presuppone che i buoni sono furbi mentre i cattivi sono sprovveduti a un passo dalla totale idiozia, vedi ad esempio l’assurdo furto delle valigie. Insomma si chiede allo spettatore una certa sospensione dell’incredulità, che, stante la poca simpatia per i personaggi, non sempre sono riuscito a dare. Il risultato: il film mi è parso un filmetto, talvolta pure noioso. Questo malgrado l’accoglienza entusiasta della critica; malgrado il pubblico l’abbia comunque apprezzato; malgrado il regista sia lo stesso di Delicatessen, del mondo di Amelie, e anche di Una lunga domenica di passioni (molto bello); malgrado gli attori siano tutti molto in palla. E malgrado tutto darò un 6. Commercialmente, è stato un bel flop.
Dopo il 10 ad Amelie, dopo l'8 alla domenica, qua arrivo al 6. Non è che al prossimo devo dare 4, no? Forza!
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