Regia di Tonino De Bernardi vedi scheda film
Non ci sono abbastanza primi piani su Isabelle, accidenti! Imparare da Haneke e o da Chabrol! :-P Scherzi a parte, un'operazione riuscita a metà. Pretenziosa nella forma, con vezzi autoriali che solo qua e là si rivelano espressivi, si regge tutta sugli sforzi della Huppert di rendere attuale la tragedia di Medea, trasportata nella Francia post-colonialista. C'è un difetto nel manico: di Irene si lascia solo intendere che sia straniera, ma non si rivela mai il Paese d'origine. Si tratta di una scelta voluta (anche perchè la Huppert non ha certo i lineamenti da maghrebina), come a voler dare una connotazione astratta al concetto di "straniero" (vedi la battuta in cui la Huppert afferma di percepire un "fuoco interiore", o qualcosa del genere). Ma a questo punto, viene meno la chiave di lettura socio-politica di questa rilettura di Medea...
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