Regia di Richard Berry vedi scheda film
Marsiglia come Napoli e Palermo. Mafia, droga, sporchi giri d'affari, corruzione. Charly Matteï (Reno) non ne vuole sapere più di questo ciarpame e vorrebbe starsene in pace con la sua famiglia. Ma il passato ritorna e nel chiuso di un grande parcheggio gli sgherri di Tony Zacchia (Merad) lo crivellano di colpi. Non bastano una ventina di proiettili a finirlo: l'uomo si ristabilisce e pianifica la sua vendetta contro quello che era l'amico di un tempo.
Richard Berry frulla il modello Hollywoodiano stile Ronin con il bessoniano Leon (che infatti è qui in veste di produttore), entrambi con Jean Reno nel ruolo da protagonista. Il killer dal cuore tenero (la piantina da salvare a tutti i costi in Leon, qui l'opera lirica) si fa in quattro per la famiglia, non tollera il tradimento nell'amicizia e procede come un carro armato per concretizzare il suo obiettivo. Violentissimo, girato e montato con un occhio al videoclip e l'altro al piazzamento virtuosistico della macchina da presa, il film tratto dall'omonimo romanzo di Franz-Olivier Giesbert è un buon prodotto di genere che non aggiunge nulla a film come L'uomo dal braccio d'oro, L'uomo dalla due ombre o A history of violence.
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