Regia di John Lee Hancock vedi scheda film
Di questo film, mai uscito nelle sale italiane ma solo in DVD, si è detto che è buonista, stucchevole, romanticamente "eccedente" come le proporzioni del suo protagonista, sarà, ma forse sarebbe meglio dire film dei buoni sentimenti e non necessariamente come connotazione negativa ma come semplice contrapposizione ai film che descrivono negatività, autodistruzione, nichilismo. Allora sarebbe piuttosto da chiedersi se il regista sia riuscito a confezionare un prodotto che partendo da una storia vera, sia cinematograficamente accettabile. Visto il successo ottenuto negli states sembrerebbe di si e questo ovviamente perché la storia è molto "americana": la benestante famiglia repubblicana ma "liberal" che accoglie lo sfortunato ragazzo di colore e lo spinge a diventare un campione di football rientra nella "genetica" di un popolo che non ha smaltito il profondo senso di colpa della segregazione razziale. Quindi per un americano medio i buoni sentimenti del film hanno un effetto catartico. Ma per un europeo la valutazione tende a portarci alla "capanna dello zio Tom" e quindi alla domanda: è riuscito il regista...la risposta è "ni".
La Bullock dignitosa (vinse l'Oscar), ma il più simpatico è il fratellino interpretato da Jae Head.
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