Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
A me sembra che siamo ormai troppo ossessionati da due cose nei cinema : la prima è lo snobbismo intellettuale dei critici, o degli pseudo che si definiscono come tali.
Vedi che nelle varie recensioni di parla di emozioni snocciolate, di antropocentrismi già visti, di parossismi del complesso kafkiano di edipo di sta ceppa, e di mille altre parole preconfezionate volutamente fatte per non essere capite da nessuno, che il critico usa per ricoprirsi di quell'aura enigmatica di intellettualità, di cultura, in modo da far pensare alla gente "minchia questo la sa lunga, deve avere ragione", quando poi non è nulla più che un semplice essere umano che si reputa più intelligente di altri nel valutare qualcosa, come se i gusti personali, la sensibilità personale, fossero tutta cacca da buttare in un water, perchè...tanto LORO NE SANNO DI PIU'.
La seconda ossessione proveniente anche da un certo cinemaccio americano è : quella truzza e tamarra di portare sempre al minimo i tempi ed al massimo i ritmi, ovvero, non è pensabile stare un secondo fermi davanti allo schermo magari a riflettere, a guardare, a pensare, ad ascoltare, a semplicemente farsi investire dalle sensazioni, perchè ci deve essere LA BATTUTA CHE FA MORIR DAL RIDERE, IL COLPO DI PISTOLA CHE AMMAZZA I MOSTRI TIPO PLEISTESCION, QUELLO CHE GLI SI INFILA UNA COSA SU PER IL SEDERE E FA UN ESPRESSIONE BUFFA, e altre schifezze a cui è abituato un popolino sempre più frettoloso, superficiale e voglioso di tutto, subito, e servito su un piatto d'oro.
Detto questo, non ci sono abbastanza parossismi schematici della ribellione pirandelliana, non ci sono abbastanza morti, pistole, mostri, zombi e supereroi, ma ho trovato tutto il film caricato di una drammaticità ed una tenerezza che mi ha profondamente colpito, anche perchè al giorno d'oggi non la si chiama più tenerezza, generosità, amore vero, ma buonismo.
Buonismo. E se queste cose sono un buonismo, cioè un vizio da deridere e ridicolizzare, è tutto segno del baratro più nero che rappresenta questi tempi di assoluta superficialità, assoluto egocentrismo, ma sopratutto assoluta cattiveria.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Non potrei essere più d'accordo
Parole sante!!!
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno a quei critici snob che pensano di essere il verbo in materia cinema
I critici sono utili, ma non sono Dio in terra sono uomini come noi spettatori
quoto in pieno...questo film non è un capolavoro ma riesce ad emozionare..e ciò non è poco...e poi di buonismo ce n'è proprio poco oggigiorno e vedere un film così che riesce ad essere si buonista, ma mai ridicolo o infantile come moltri altri, fa proprio piacere!!!! (e comunque vorrei ricordare un pollice in su per "La fidanzata di Papà" di Boldi...)
Sono sempre stato legato a filmtv e sempre lo sarò, ma questo è un buon film. Punto. Ed è giusto farsi prendere ogni tanto da una sensatissima "voglia di tenerezza"!!!! (chi ha orecchie...)
Commenta