Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Prima ed unica incursione Fulciana nel noir più anarchico e disperato, dove il regista,quasi come se fosse una sorta di piccolo chimico, si diverte a sabotare il genere dall'interno contaminandolo con l'horror splatter più esasperato e cinico; si potrebbe quasi dire ,a conti fatti, che l'intenzione del regista fosse proprio quella di girare un horror tout court!
Numerose sono infatti le scene ad alto tasso gore, girate con estremo sadismo da un Fulci che non guarda in faccia a nessuno (memorabile e allo stesso tempo tremenda la scena della fiamma ossidrica!!),confezionando probabilmente il noir più estremo girato in Italia fino a quel momento.
La regia è anche abile a fotografare una Napoli dai toni uggiosi e perennemente avvolta dalle nuvole ,che a loro volta circondano i personaggi in una sorta di pessimismo esistenziale all'interno del quale la vicenda si sviluppa in modo sicuramente crescente,stemperata forse un pochettino dagli splendidi scorci del golfo di Napoli ( nello specifico girate magistralmente le sequenze in motoscafo).
E' un Fulci pessimista e a stretto contatto con la morte quello di "Luca il contrabbandiere",che paradossalmente per evitare di prendersi troppo sul serio si regala anche un gustoso cameo con tanto di mitra e faccia da duro.
Sottovalutato e ,probabilmente poco compreso, questo film in questione è certamente uno dei migliori del regista, che ancora una volta si dimostra abile a mescolare le carte in tavola costruendo un prodotto interessante e personale.
Cult!
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