Regia di Christine Jeffs vedi scheda film
Due sorelle in difficoltà economiche mettono in piedi un’agenzia di pulizie specializzata nel bonificare scene del crimine dalle tracce organiche che vi sono rimaste. Eccolo qui, il tipico esemplare della mitica categoria “prodotto medio” che dovrebbe costituire il nerbo della produzione cinematografica: nessunissima pretesa, inossidabile professionalità, le (allora) giovincelle Amy Adams ed Emily Blunt e il vecchio Alan Arkin a fare da chioccia. Certo, il soggetto è così esile da dover essere rimpolpato affastellando cose buttate un po’ lì: un trauma infantile per il suicidio della madre, una tormentata relazione clandestina, la nostalgia per i bei tempi del liceo, la curiosità per le esistenze dei defunti con cui si entra casualmente in contatto (e qui vengono in mente due film diversissimi, Departures e Still life, che sviluppano il tema con ben altro spessore). Va bene per passare un’ora e mezza.
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