Regia di Philippe Claudel vedi scheda film
'Ti amerò sempre' - ma sarebbe stato più corretto tradurre 'E' da tanto che ti amo' - è ancora una volta la prova che in Francia sappiano trattare tematiche molto scottanti come questa - una donna esce dopo 15 anni di prigione in libertà vigilata per aver causato la morte del figlio (che poi si scoprirà alla fine essere malato incurabile) e viene accolta, non senza problemi nella famiglia della sorella - in maniera non pedante, evitando di propugnare delle tesi.
Interpreti straordinari - specie Kristin Scott-Thomas, la donna che racchiude dentro di sé l'indicibile colpa che verso la fine viene svelata, la quale lavora di sottrazione sul suo complesso personaggio - al quale il neo-regista Philippe Claudel ha il merito di assecondarne la bravura senza particolari svolazzi registici, mantenendo sempre desta l'attenzione. Non era facile per uno che veniva dal campo letterario come lui.
Nei panni del cognato della protagonista, Serge Hazanavicius, fratello di Michel, l'autore di 'The artist'.
Voto: 8.
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