La recensione su Una sola verità

di boychick

7 stelle

Interessante film drammatico con una buona interpretazione di Kate Beckinsale. Consigliato!

Film drammatico che affronta il tema della libertà di stampa, della libertà del giornalismo e di pensiero. Il drammatico rimane il genere che fa da sfondo all'intera pellicola, la quale alterna altri sottogeneri: quello processuale, spionaggio, problemi all'interno di un carcere. L'alternanza di diversi temi, e generi, è stata una delle cose che più ho apprezzato della pellicola, insieme alla storia e all'interpretazione degli attori.

Molto brava la protagonista, Kate Beckinsale, anche se nel suo ruolo ci avrei visto meglio un'attrice come Susan Sarandon o Hilary Swank.

Due, però, sono le cose che non mi sono piaciute del film. Innanzitutto il doppiaggio, che ho trovato deludente.

La seconda cosa che mi ha deluso è la sceneggiatura. Le riprese e il colore della pellicola erano poco coinvolgenti e hanno, a mio avviso, lasciato a desiderare.

Però, è una pellicola che consiglio. Innanzitutto, va guardata attentamente e necessita, dunque, di un buon livello di impegno per apprezzarla al meglio. Sconsigliata, perciò, a chi vuole vedere un film poco impegnativo, leggero e divertente.

La cosa che più mi ha colpito positivamente è che lascia un messaggio ,durante, e dopo la sua visione. È giusto, infatti, obbligare un giornalista a rivelare la fonte segreta per ragioni di sicurezza o che riguardano lo Stato?. Questa è la domanda che la pellicola pone allo spettatore durante la visione. Può un Paese dire di avere la libertà di stampa se, poi, incrimina i giornalisti perché rivelano informazioni scomode e segreti che devono rimanere tali?... A ogni spettatore la risposta.

Dunque, film consigliato. A mio avviso, passato addirittura troppo inosservato. In tv vengono spesso ridate pellicole che non sono di livello così superiore a questa. Ma si sa... sono gusti. E questo è il bello del cinema.