Regia di Mark Herman vedi scheda film
Lasciata Berlino perché il babbo militare (Thewlis) deve essere di stanza presso un lager, Bruno (Butterfield), un bambino di 8 anni, fa amicizia con Shmuel (Scanlon), un coetaneo ebreo dal quale è diviso dalla rete di recinzione del campo di concentramento. Bruno non capisce se suo padre fa della cose buone o cattive e per scoprirlo entrerà lui stesso nel lager. Finale tragico.
Mark Harman, già regista dell'ottimo Grazie, Signora Thatcher, porta sullo schermo il romanzo omonimo di John Boyne, facendone un film delicato, un romanzo di formazione in una prospettiva che richiama il Benigni de La vita è bella e certi film di Truffaut. La regia è accorta senza strafare, il plot narrativo cede a qualche tentazione didascalica e alcuni dei personaggi appaiono eccessivamente schematici.
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