Regia di Adam Shankman vedi scheda film
Un libro pop up si apre magicamente calandoci nel racconto di Marty Bronson, albergatore di buona fantasia che manda a letto i suoi figli, Skeeter e Wendy, inventando ogni notte una storia differente. Buon narratore ma pessimo affarista, il genitore ha finito per perdere il suo hotel a gestione familiare, acquisito da una catena d’alberghi, per la quale ora lavora Skeeter, in veste di uomo delle riparazioni. Ritrovatosi ad accudire i figli della sorella, insieme a una maestra elementare, Skeeter scopre un narratore dentro di sé. Il giorno dopo, alcuni particolari della storia si avverano magicamente... Favola tipicamente disneyana, con monito sui rischi dell’ambizione e sull’importanza degli ideali, degli affetti e della fantasia, risulta educativa e ravvivata dalle escursioni in vari generi (western, fantasy, peplum e fantascienza). La stucchevolezza inevitabile di questo tipo di operazioni (dove non manca la carineria di un animaletto, qui un criceto dagli enormi occhi digitali) finisce, però, per avere la meglio sia sulla comicità di Sandler e Brand, sia sul versante romantico. Smarriti per via del doppiaggio alcuni ingegnosi giochi di parole, Racconti incantati è adatto ai più piccoli, ma un po’ noioso per i genitori.
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