Regia di Stefano Bessoni vedi scheda film
Inguardabile è ancora un complimento. La prima metà può tenere botta, con qualche buono sforzo, ma poi la situazione tracolla implacabilmente e le falle logiche della trama cominciano ad aprirsi dappertutto e, sempre più simili a voragini, finiscono per ingoiare l'intera sostanza narrativa. Una storia fantasiosa e ridicola, scritta con approssimazione e noncuranza dell'intelligenza media dello spettatore (no, non può essere così bassa) si accoppia gustosamente con la recitazione del protagonista Amarilla, perennemente impegnato nell'identica espressione dall'inizio alla fine del film ed incapace di dare alcun sentimento al suo personaggio. Per capirci: Geraldine Chaplin è la vecchia che, insieme ai vari complici, conduce in gran segreto gli esperimenti sul tanatoscopio, uccidendo svariate persone: senza alcuna ragione, quando lo studente Marquez va a chiederle informazioni, lei spiattella tutto come se fosse naturale così. La scia di morti si allunga sempre di più e nessuno interviene. Due ragazzi sanno tutto quello che è accaduto nella scuola e se ne vanno: nessuno li ferma. Ribadisco: un vero e proprio insulto all'intelligenza dello spettatore. Detto questo, una nota quasi positiva per la regia, che non è malaccio, offrendo qualche momento di tensione che si fa apprezzare; le luci sono invece penosamente (sciattamente) basse per tutto il film, anche dove non ha alcun senso che siano tali, ma evidentemente il didascalismo imperante nel film ha divorato, oltre a svariati momenti della trama, anche l'illuminazione, forzatamente tetra come unica maniera per far capire che si tratta di un horror. Sconsigliatissimo.
Uno studente di cinema in una scuola fatiscente ed isolata dal mondo scopre per caso un apparecchio che il rettore definisce tanatoscopio. Per lo studente comincia un vero calvario: a molti la sua scoperta ha causato fastidio ed attorno a lui cominciano a fioccare le vittime. La verità sulla misteriosa macchina è realmente inquietante...
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