Regia di Patrick Mario Bernard, Pierre Trividic vedi scheda film
E' un film che credo non sia mai stato nelle sale italiane, L'ho visto al centro culturale francese con sottotitoli in italiano.
La protagonista, poco meno di cinquanta anni ben portati, ha un matrimonio alle spalle naufragato da anni ed ha una relazione con un giovane uomo. Si capisce che è una relazione sbilanciata: per lui è un fatto di sesso per lei, nonostante giuri il contrario, è molto di più. Lo scenario della storia è una città francese fredda e piovosa in cui la nostra protagonista che è un assistente sociale conduce una vita solitaria fatta di lunghi passaggi in metropilitana per arrivare in una casa in periferia dove si asserraglia vigilata da un sistema di allarme interattivo che sembra essere per lei quasi una presenza umana. La storia con il giovane amico finisce perché lui ha un'altra e glielo dice. Inizia così un tunnel di gelosia e anche di paranoia in cui la donna si comporta in modo evidentemente patologico cercando di perseguitare la donna dell'altro dopo averla cercata con indagini quasi poliziesche. La parte più bella e inquietante della storia è la deriva mentale della donna ottimamente costruita dal regista e interpretata. Mi ha fatto venire in mente un film visto da più di treta anni e mai dimenticato: Repulsion solo che qui non si arriva a questi estremi.
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