Regia di Tom Vaughan vedi scheda film
Quello che accade a Las Vegas. Cioè, da sempre: ritrovarsi sposati per poi pentirsene amaramente. Succede, per l’ennesima volta, a Joy e Jack. Lei è una broker in carriera che si concede una vacanza con l’amica per dimenticare di essere stata lasciata dall’uomo che ha già pianificato di sposare. Lui è un perditempo belloccio e simpatico, che viene “educativamente” licenziato dal padre. La variazione di questo film è che a Las Vegas i due vincono tre milioni di dollari, e che, complici i rispettivi amici/spalla, si va in tribunale per spartirseli. Ma un giudice particolarmente familista impone loro, prima di dare il consenso per l’annullamento, di convivere sul serio per sei mesi. Così, per imparare davvero cos’è il matrimonio. Non solo attese al bagno e ripicche da bambini, ma anche terapia psicologica. La prima parte è una vera e propria apologia dell’alcolismo (solo a Las Vegas, si capisce…), che sguazza in volgarità e tipici luoghi comuni della convivenza; la seconda rovescia con una certa disinvoltura il plot da commedia demenziale a possibile storia d’amore. La Diaz conserva il suo smagliante talento comico, e quando cade o è struccata è irresistibile. Ashton Kutcher è come il suo nome: difficile da mandare giù, ma funge allo scopo.
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