Regia di Steve Buscemi vedi scheda film
VOTO : 6.
Mi aspettavo di più, certo l’impianto cinematografico mi era noto, ma speravo che dietro ci fosse una necessità diversa e quindi una proposizione più interessante.
Tutto ruota intorno ad un’intervista che il buon Buscemi deve realizzare, suo malgrado visto che è abituato a diversi e più impegnati scenari, ad un’attricetta di b-movie, la classica figlia del mainstream.
Tra alti e bassi, tra scontri, diverbi, ma anche momenti di inaspettabile incontro, tutta la pellicola propone il duetto tra i due fino ad arrivare alla parte conclusiva, quando i due personaggi riveleranno la loro vera pelle.
Insomma niente è quello che sembra e caratteri di un certo tipo lasceranno spazio a quella spregiudicatezza e cattiveria latente che contraddistingue le due diverse, ma poi non così tanto, categorie rappresentate.
Insomma vale la regola del più furbo e dietro le apparenze si nasconde sempre dell’altro.
Purtroppo però il risultato complessivo è a tratti un po’ stancante, anche se vedere in scena Buscemi regala sempre qualche sussulto ed il finale risollevi le sorti ad un livello di globale sufficienza.
In ogni caso manca la scintilla per renderlo meritevole, così, oltre al tributo per il regista, prematuramente ucciso, Van Gogh, rimane un po’ poco, soprattutto per colpa di una parte centrale che non riesce ad essere incisiva come avrebbe dovuto.
Sufficienza al pelo.
VOTO : 6.
Rimanendo racchiuso sempre all'interno dello stesso locale non ci sono particolarità da segnalare.
Certo è che la parte centrale è un pò noiosa e non trova spunti degni di nota
VOTO : 6.
Se la cava, ma non buca l'obiettivo.
VOTO : 6++.
Abbastanza buona la sua prova, che sappia recitare è cosa nota, ma anche lui paga i momenti più noiosi.
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