Regia di Irwin Winkler vedi scheda film
Ci mette un po' ad ingranare la marcia e, quando lo fa, non ingrana comunque mai la quinta, semmai la seconda. Più che altro sembra un bigino sui disordini post-traumatici da esperienza bellica con tutto il corollario di situazioni: il tizio che beve, quello violento, quello perso, eccetera. La regia è fiacca e si fatica ad entrare in simbiosi con questi personaggi.
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