Regia di Irwin Winkler vedi scheda film
In principio furono i film sui reduci del Vietnam e bisogna dire che ce ne sono molti che reputo notevoli:ora cambiano le guerre e ci troviamo di fronte ad un esponente del filone reduci della guerra in Iraq.E ,purtroppo,non siamo messi molto bene.Qui ci troviamo di fronte a un prodotto enfatico che piu'retorico non si puo'degno del peggior Oliver Stone perche'il buon Oliver quando è accecato dall'ideologia ci va giu'pesante.Winkler non ha la stessa personalita'registica di Stone e ci regala un prodotto che sembra piu'un pilot di una serie televisiva che un film vero e proprio e soprattutto è un film che suona falso come una banconota da tre euri.Si sceglie di raccontare varie storie senza approfondirne alcuna,ci sono alcune sequenze nella prima parte che sono abbastanza efficaci ma poi si scivola irrimediabilmente nel patetico e si sfoggia tutto il peggior armamentario di questi film,tutto l'arsenale di luoghi comuni che si hanno a disposizione per descrivere le difficolta'dei reduci(che a star a vedere qui sono tutti espertissimi di sonniferi e antidepressivi).Alcuni degli attori sono anche bravi ma alla fine si ha la sensazione di uno spot in favore dell'America e dell'esercito americano senza accennare all'inquietudine che questa guerra ha provocato anche in chi non è andato,senza sottolineare che la democrazia non è un bene che si esporta,senza nemmeno avvicinarsi al dire che le ragioni di questa guerra erano prettamente economiche(anzi,un personaggio lo dice,è il figlio di Jackson ma lo fanno passare per disadattato)come storicamente avviene da millenni(vogliamo parlare della guerra di Troia?)Esilarante e triste allo stesso momento il pistolotto che viene fatto da uno dei personaggi verso il cinema di bassa qualita'....si sputa proprio nel piatto in cui si mangia....
ok
boh
ok
boh
insomma
particina infinitesima
mediocre
insomma
non male
è comunque bravo
inefficace e retorica
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