Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Malatissimo e davvero orrorifico. Corpi in vendita dietro le sbarre, corpi deformi, volti sfigurati, donne incinte e feti abbandonati alla corrente, tortura, soprusi, miseria, cattiveria, sadismo, persino incesto. Un campionario di pugni allo stomaco di rara potenza. Formalmente un piccolo gioiellino, poggiato sull'elegante fascino orientale, dipinto a tinte calde e fredde a contrasto, scenografato e fotografato con efficacia e persino con classe in diverse sequenze. Dal punto di vista narrativo un concentrato di anarchica ricerca dell'efferato con tanto di retrofront postmoderni. Da mettersi le mani nei capelli (chi ha visto il film sa che l'espressione in questione non è scelta a caso!) per la pessima recitazione di Billy Drago, che pare preso in prestito dal museo delle cere o da una clinica psichiatrica. Anche i dialoghi qua e là vacillano. Ma il film, va detto, ha un suo innegabile fascino. Miike davvero un Master of Horror. Titolo originale batte titolo italiano dieci a zero.
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