Regia di Phyllida Lloyd vedi scheda film
Il gioco, semplicemente, non funziona. Non c’è neanche un barlume di magia: solo tre patetiche tardone incapaci di crescere, i loro degni corrispettivi maschili e un branco amorfo di giovincelli che si sforzano di apparire simpatici. Sarà poco gentile dirlo, ma i tre potenziali padri, per quanto opportunamente ingrigiti, sembrano tutti ben più giovani della Streep (come in effetti sono i relativi interpreti). Un film sciatto, insulso, senza senso, prevedibile come la morte, doppiato in modo ignobile. Si salverebbero le canzoni degli Abba, ma vengono orrendamente storpiate e inserite qua e là a casaccio. Sarei tentato di considerarlo una dimostrazione dell’impossibilità di fare musical nel cinema contemporaneo, ma in altri casi i risultati hanno raggiunto livelli dignitosi: questo è solo un film riuscito molto male.
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