Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
E' un discreto gialletto ambientato nella provincia italiana (friulana, per essere precisi) che rispetta ogni canonica aspettativa, dall'omicidio inspiegabile alle indagini, lente e foriere di piccole novità che piano piano aiutano ad arrivare al colpevole. La confessione è il finale più classico. Il personaggio del commissario è quello meglio tratteggiato e le sue angosce personali rappresentano il tocco in più, che valorizza il lavoro - esemplare il dialogo con la figlia, che gli chiede se ha mai paura di sbagliare e ottiene una preoccupata e preoccupante risposta affermativa. Servillo, guarda un po', è bravissimo; fra gli attori che lo circondano però si cela qualche presenza canina. Godibile.
Un delitto misterioso, quello di una ragazza trovata morta in riva al lago: nessun segno di colluttazione, la ragazza era apparentemente in salute e non aveva nemici. Ad indagare c'è un commissario taciturno ed assorto nelle proprie problematiche famigliari. Arriverà una provvidenziale confessione...
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