Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
La ragazza del lago è un giallo classico alla Agatha Christie con un omicidio e tanti sospettati, in cui la storia evolve di pari passo con le indagini del commissario di turno. Un cinema medio per scelta i cui pregi vanno ricercati in una certa pulizia del racconto e nella recitazione come al solito impeccabile di Toni Servillo, oltre a quelle di Valeria Golino e Fabrizio Gifuni. Ma, a conti fatti, a prevalere sono i difetti: a partire da un impianto complessivo che fa molto fiction per via di una regia anonima e piuttosto sciatta che non riesce mai a coinvolgere ne convincere fino in fondo, un'ambientazione particolare e insolita che però appare non sfruttata a dovere tanto quanto è banale l'immagine resa della provincia, attori di contorno non tutti di livello, e caratterizzazioni (e analisi) psicologiche talvolta grossolane. Per creare buoni film di questo genere c'è bisogno, prima ancora degli attori, di una buona storia e di un regista con le idee chiare. In questo caso l'impressione è che manchino sia l'una che l'altro. Sopravvalutato.
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