Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
Con la scusa di un'indagine su una ragazza trovata morta in riva ad un lago, Servillo tormenta (e si tormenta) tra i caratteri umbratili di un intorpidito paesotto friulano, con volute (e dovute) lentezze a rendere ancor piu' fragili sguardi, parole e nervosismi. L'esile trama abbigliata da thriller regge a malapena ma e' solo un alibi per poter mostrare altro: vite sotterranee e drammi da ingoiare. Servillo giganteggia in pose teatrali geniali e congeniali (esemplare la scena in dissolvenza della notte passata a leggere i files dei diari della vittima). Azzeccato il supporto sonoro che asseconda con criterio indugi ed impennate. Allievo di Moretti, Andrea Molaioli, ha preso, per ora, tutto il meglio...
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