Regia di Andrea Molaioli vedi scheda film
Come per molti esordienti accade, senza famiglie dell'ambiente dietro a facilitarne gli intenti, ad Andrea Molaioli è successo di incontrare il diniego di produttori assortiti, finchè non gli hanno dato credito e ha potuto dare il via alla lavorazione de "La ragazza del lago", giallo all'italiana abbastanza anomalo più che altro per la rarefazione dei dialoghi e la quasi assenza dell'azione. Molaioli è ben servito dagli interpreti, tra cui un Toni Servillo intenso anche quando recita solo con gli sguardi, e attori di buon nome in parti secondarie . Ambientato in un Friuli provinciale in cui la bellezza dei paesaggi naturali fa da contrappeso all'indolenza al dialogo degli abitanti come vengono descritti dalla pellicola, il film è di discreta qualità, anche se il regista dovrebbe dosare meglio i ritmi narrativi, ogni tanto persi in qualche lentezza di troppo. Piccolo buon successo a sorpresa d'inizio stagione, capace di incassare con la spinta della presentazione a Venezia e il passaparola degli spettatori più di un milione di euro in due settimane, non è un esordio folgorante, però siamo in zona cinema medio curato e ben girato. Quello che manca alla nostra cinematografia, da troppo tempo.
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