Regia di Jia Zhang-ke vedi scheda film
La globalizzazione in un mondo finto,in scala 1 a 3,nel caso della Torre Eiffel.Un film cinese che parla di globalizzazione o meglio di come la millenariamente immota società cinese cerca di adeguarsi al resto del mondo,arrivando addirittura a scimmiottarlo in un parco tematico in cui sono riprodotte tutte le meraviglie del mondo degne di essere visitate,in scala ridotta.Si succedono davanti ai nostri occhi oltre alla Torre Eiffel con ascensore incorporato,la torre di Pisa,il London Bridge,il Big Ben,Manhattan(ma qui ci sono ancora le torri gemelle come dice orgogliosamente uno dei personaggi) e tanto altro.Un simulacro dall'aspetto quasi funereo per quanto vuoto.Sullo sfondo di questo parco tematico alla periferia di Pechino si intrecciano le storie di un vigilante e di una ballerina che nonostante stia con lui non vuole concedersi a lui totalmente e quelle di altri personaggi,accomunati dall'essere semplici ingranaggi sfortunati della macchina economica della globalizzazione.A una storia talmente scarna da essere quasi minimalista il regista contrappone un linguaggio registico che ostenta vistosamente modernità(i messaggi del telefonino fatti leggere attraverso dei cartoon dall'aspetto futurista),alla lentezza della storia,ai lenti snodi narrativi(il film è ampiamente sopra le due ore di durata e soprattutto nella prima parte si resta piuttosto interdetti perchè non si capisce bene dove si voglia andare a parare) si contrappone uno sguardo quasi incuriosito sulla Cina moderna che sembra andare a una velocità molto maggiore rispetto a quella dei protagonisti.Una metafora neanche troppo nascosta del progresso economico della Cina che avviene a carissimo costo,sulle spalle degli svantaggiati,sfruttando i poveracci come quelli di questo film che hanno il difetto capitale di non fare statistica....
si prende i suoi bravi tempi e ostenta sprazzi di modernitò artificiosa
non male
ok
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