Regia di Robert De Niro vedi scheda film
La seconda regia del grande Bob è un film ambizioso e con elevato grado di complessita'ma non posso affermare che sia un film riuscito.Il De Niro regista è cauto,lascia molto spazio ai suoi attori, prende molto dai suoi nomi tutelari Scorsese e Coppola(e infatti quest'ultimo risulta tra i produttori del film),si prende tutto il tempo necessario(anche di piu',siamo quasi alla soglia delle tre ore) per narrare una storia che affonda le proprie radici alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale,usa i flashback in maniera piu'creativa di quello che accade di solito inframezzandoli alla narrazione senza soluzione di continuita',a tratti risulta ostico ed estenuante,a tratti coinvolge ma finito il film si rimane abbastanza interdetti con la netta sensazione di trovarsi di fronte a una grossa occasione sprecata.L'ambizione del De Niro regista(che qui si ritaglia una piccolissima parte da attore) è sicuramente quella di arrivare alla maturita'registica di Coppola o alla capacita'di racconto di Scorsese,ma secondo me siamo ancora lontani,con questo film siamo ancorati dalle parti del didascalismo dello Stone di JFK e Nixon.C'è un cast che decine di registi sognerebbero,una fotografia di grande eleganza e una ricostruzione d'epoca assolutamente meticolosa ma c'è anche un grosso affollamento di avvenimenti per cercare di narrare tutta la storia e questo determina una mancanza di fluidita'del racconto che va ad inficiare parzialmente il risultato finale.Il Matt Bourne Damon nella parte dell'uomo qualunque,con una di quelle facce che si dimenticano cinque secondi dopo averla guardata è assolutamente perfetto nel ruolo mentre saluto con gioia il rientro(spero)di Joe Pesci...
gradito ritorno
piccola parte
bravo
particina recitata col pilota automatico
maturo
caruccia ma poco piu'
sorpresa positiva
decorativa e insipiente
perfetto per la parte...
Il racconto a tratti ristagna,si vede che è la regia di un attore
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