Regia di Harry Kümel vedi scheda film
Se nell’estetica la morte è una brezza gelida e cinerea che accarezza le location, nei personaggi è un infuocato abisso, un burrascoso viaggio psichico senza avvio né ritorno. Harry Kumel, vampirizzato dal mito e stregato dal sesso, dirige un horror femmineo con un linguaggio soavemente tragico e iconograficamente sublime. Di malvagia bellezza Delphine Seyrig.
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