Regia di Paul Bogart vedi scheda film
Invecchiato male, ma comunque un documento prezioso sulle "american family middle class" di quegli anni (il film è girato nel 1970, in piena rivoluzione hippies post sessantottina). Ma il cineinteresse per il film è tutto per Jeff Bridges, all'epoca 21enne e già superlativo. Con Paul Bogart (un mestierartista da ricordare) aveva già girato l'anno precedente il buon "I sentieri della rabbia" e da li a poco sarebbero arrivati i capolavori "L'ultimo spettacolo", "Fat City" e "Bad Company" di Benton. Inutile aggiungere che per chi scrive è il più grande attore americano in circolazione, sin dalla folgorazione personale avuta da bambino per "Due vite in Gioco". Tornando al film in questione, il valore aggiunto lo riservano le partecipazioni piuttosto notevoli di Sal Mineo (nella sua prima parte "alternativa" rispetto agli esordi), Kim Hunter, Vera Miles (splendida), Howard Duff e, ovviamente Tyne Daly.
Specifico Filmico: 7.
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