Regia di Patrice Chéreau vedi scheda film
Gioco al massacro di una coppia, sottilmente e atrocemente crudele, che di primo acchitto infastidisce un pò per la pedanteria ossessiva di una regia, che con carrellate e giri vorticosi di macchina, rischia di impantanarsi in uno sterile manierismo e non collima con un ritmo che invece procede inesorabile, impennando in tensione verso un finale potentissimo. Ma Chéreau è un uomo di teatro e i tanti giochi di macchina sono forse un tentativo di dimostrare che è anche uomo di cinema. Con "Intimacy" c'è riuscito, e forse qui ha calcato troppo la mano. Per fortuna alle sbavature di stile si contrappone un duello interpretativo di stupefacente bravura tra Isabelle Huppert e Pascal Gregorry, capaci di caricarsi addosso il film e farlo fagocitare in un vortice inesorabile tra sguardi e gesti affilati come lame, che alla fine rimane impresso in maniera incisiva e soprattutto coinvolge.
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