Regia di Uwe Boll vedi scheda film
Uwe Boll dovrebbe cambiare mestiere. Peccato, che il ragazzo non lo capisca: in questo horror dai risvolti paranormali, del quale non ricordi più la trama dopo appena mezz'ora dalla visione, pasticcia con trama ed attori cercando di dare un senso agli eventi, "correndogli" dietro come il "super" protagonista Slater, finendo per schiantarsi contro la sua pochezza di idee, e la sua carenza di qualità registiche(persino per l'azione). Non aiuta nemmeno la derivazione dai videogiochi, dal momento che l'opera di Boll ha il ritmo di un brutto tv-movie, e non colpisce neanche per una "posticcia velocità/bellezza visiva"(come Hitman, ad esempio). Gli attori non possono fare molto: e se per Slater rimpiangiamo i momenti della gloria(il ragazzo era bello e piuttosto dotato fino all'epoca di "Alcatraz"), Stephen Dorff ha avuto probabilmente i suoi momenti migliori quando era adolescente, per poi scomparire(ma meritatamente) in produzioni minori, alcune però al di sopra del livello di questa(come Blade).
Incredibilmente, tuttavia, il nostro Boll, che potrebbe vincere il premio mondiale di "peggior regista di horror" del momento, ha davvero(e vi assicuro, davvero) realizzato un buon film, "Stoic", tratto da una storia vera carceraria, inedito in Italia, estremamente violento e teatrale, ma interessante. Unico segnale di attività degna in una carriera per il resto in "tracciato piatto".
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