Regia di Arthur Penn vedi scheda film
Bellissimo, emozionante e mozzafiato western che narra la storia di Billy the Kid. Mi ha colpito anzitutto il personaggio principale che è costruito con una tale precisione e con una tale ambiguità e profondità che, nonostante ciò, non sfiora mai l'imprecisione o l'incoerenza. Viene messa in luce la straordinaria contraddittorietà di Billy che ci è mostrato, allo stesso tempo, come eroe ed antieroe, come angelo vendicatore e sporco assassino, eppure la simpatia dello spettatore per quest'uomo controverso, complesso e dalle infinite sfaccettature non viene mai meno (ma anche i personaggi di contorno funzionano). Protagonista è uno straordinario e carismatico Paul Newman che, attraverso una recitazione sopra le righe, conquista lo spettatore dalla prima inquadratura. Arthur Penn, al suo esordio alla regia, è altresì eccellente nel far funzionare questa perfetta macchina, nel dare ad ogni personaggio il giusto spazio (tantoché ognuno meriterebbe un film tutto per sé), nel rendere sempre il ritmo avvincente ed incalzante e nel mantenere la tensione sempre alta. La violenza non è eccessiva ed è funzionale, non viene mai dato troppo spazio all'epica o alla retorica e vi è, infine, un'interessante riflessione sulla natura umana e sul comportamento dell'uomo quando è alle prese con situazioni violente e più grandi di lui; Billy the Kid, in fondo, è un buono che uccide perché vuole fare giustizia, utilizza la violenza per riportare la pace in un mondo che ragiona solo a pistolettate e sparatorie. Quando a Billy (che ha avuto un'infanzia difficile, ha perso il padre ed è finito in prigione perché ha accoltellato un tizio colpevole d'aver offeso sua madre) viene ucciso il suo padrone, con cui aveva scambiato sì e no dieci parole ma che gli aveva regalato una Bibbia e che gli aveva dimostrato stima ed amicizia (ad un ragazzo che ne ha subite tante, anche un gesto del genere può apparire grandioso), decide di vendicarsi ad ogni costo dei suoi assassini, dimostra che, in un mondo malato di violenza, anche i giusti vengono contagiati e non riescono a concepire altro modo di rimettere a posto le cose differente dall'essere sanguinari. Billy è un giusto che ha subito le ingiustizie della realtà in cui vive e, desideroso di portare giustizia, diventa a sua volta un cattivo da mettere sulla forca.
Furia selvaggia è perciò un film che giudico complesso, intelligente, emozionante e coinvolgente e che non esito a definire un capolavoro.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:3
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