Regia di Andrew Lau, Alan Mak vedi scheda film
Gli ingredienti del poliziesco moderno all'orientale sono lì, pur non utilizzati troppo tradizionalmente: tradimenti, vendette, gli ideali di giustizia contro il cinismo criminale, in una lotta tra bene e male in cui le due forze, definite quasi nettamente (come al solito) per lo spettatore, non lo sono per i personaggi all'interno della storia; lo scontro si risolve con il ricorrente cinismo tragico d'estremo oriente. Tensione fortissima, costruita molto bene, e scene di grande effetto. Il montaggio iperattivo, a volte ottimo, si concede fin troppe dissolvenze e ralenti fastidiosamente immotivati; le musiche sono scollegate, confuse e confusionarie; tutto è fin troppo veloce, quasi a nascondere vuoti nella trama, e si sente la mancanza di una migliore caratterizzazione dei personaggi.
Scorsese ne riconobbe il grande potenziale (artistico e monetario) e ci ricavò il The Departed miglior film agli Oscar del 2006.
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