Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
In un circo, il direttore Albert (Ake Gronberg), uomo di mezz'età, ha una relazione turbolenta con Anna (Harriet Andersson) ma, approfittandone del passaggio del carrozzone dalle parti della sua città, va a trovare la ex moglie Agda (Annika Tretow) per cercare di riconciliarsi però viene respinto; nel frattempo Anna giunge nel teatro locale dove conosce il vanitoso attore Frans (Hasse Ekman), che la illude regalandole un gioiello falso. Anna è vista da Albert, che rimane roso dalla gelosia e tutte le tensioni esploderanno durante lo spettacolo sotto il tendone del circo.
'Una vampata d'amore', altra 'libera' e ingannevole traduzione dall'originale che significa Sera di un saltimbanco, è l'opera più felliniana del cineasta scandinavo, non solo per le tematiche affrontate, aventi gli abituali 'diverbi' amorosi, questa volta ambientate appunto in un circo, ma soprattutto per l'estrema mobilità della macchina da presa e per il barocchismo a tratti sfrenato della messa in scena, accentuato da una fotografia, negli interni, ad opera di Sven Nykvist - alla prima collaborazione con Bergman - dai forti contrasti chiaroscurali, quasi da cinema noir, elementi che lo accomunano al maestro riminese, nonché per un'amarezza di fondo e un senso di sconfitta che segnano le vite di tutti i personaggi che vediamo nel film.
Da ricordare la straordinaria scena d'apertura, introdotta con l'ormai oliato meccanismo del flashback, che ha per protagonista uno dei circensi, il clown Frost (Anders Ek), deriso da tutta la compagnia poiché la moglie se la sta 'spassando' con alcuni soldati: con tale scena, di grande pathos emotivo e quasi del tutto priva di dialoghi, l'autore ha omaggiato il cinema muto e anche introdotto il tono del film stesso.
Un altro elemento che distingue questa preziosa opera è il fatto che predomina in qualità di interprete principale una figura maschile, il direttore Albert, in quanto tutti gli altri personaggi - l'ex moglie Agda, l'amante Anna, lo 'sfidante' Frans - ruotano attorno a lui: gigantesca la prova, volutamente sopra le righe, di Ake Gronberg.
Un Bergman 'sperimentale' e contemporaneamente una prova generale per il suo cinema futuro.
Voto: 7/8 (v.o.s.).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta