Regia di Apichatpong Weerasethakul vedi scheda film
Un viaggio in macchina. Una fuga dalla civiltà e dal tempo.
La Thailandia di Apichatpong Weerasethakul è lontana come lontano è il suo cinema: diverso, primitivo, profondo e sensuale. Non c'è tempo per l'inizio e nemmeno per la fine.
Non c'è tempo per il racconto.
Blissfully Yours vive nello spazio, nell'assenza di una temporalità comunemente intesa. Lo sguardo di Weerasethakul si immerge nella natura, si allontana dalle nostre infrastrutture. Si prepara con urgenza al viaggio, quasi scordandosi dei titoli di testa, che arrivano dopo ben 40 minuti dall'inizio.
E sulla riva del fiume, nel cuore di una giungla senza tempo, l'uomo si risveglia e torna a contatto con l'essenziale, con il naturale.
"The idea for Blissfully Yours was inspired by an incident that occurred in 1998 while I was shooting my previous film at a downtown zoo in Bangkok. A policeman handcuffed two teenage women and threw them into a police car. I eventually learned that they were illegal Burmese immigrants."
(Apichatpong Weerasethakul)
Grazie a questo episodio Apichatpong Weerasethakul trova l'ispirazione per il suo lungometraggio. Min, come le due ragazze del fatto realmente accaduto, è un immigrato birmano affetto da dermatite, che vive sotto la protezione della fidanzata Roong e di Orn, una donna di mezza età che cerca di procurargli i documenti.
Ma questo è solo l'incipit, è solo l'inizio prima dell'immersione. Prima di quel viaggio in macchina, intermezzato dai titoli di testa, che non è altro che un lento sprofondare nella purezza e nella primitività di una natura incontaminata dove i personaggi, messi in risalto, sono riportati alla loro condizione primordiale, al contatto fisico con una natura selvaggia e sensuale.
Nessuna città, nessuna società. Nessun compromesso.
"So, I have cast the sun as my main character in this film. It is the primary source of energy for life, and at the same time, of destruction. It affects all the individuals in the story (a man’s mysterious sunburn, the relentless heat), and can be viewed as an invisible oppressive force around this area on the Thai-Burmese border. The second character is the jungle, which confines the protagonists despite their desire to find freedom there."
(Apichatpong Weerasethakul)
Tra il sole e la giungla, lo sguardo si insinua tra la vegetazione, si ferma su un pendio e poi si stabilizza sulla riva del fiume.
Il cinema di Weerasethakul entra in contatto con la realtà delle cose. Si abbandona, si rende nuovo. Proprio come i protagonisti della pellicola che, immersi nella natura, si dimenticano dei loro impegni, delle loro fatiche, delle loro preoccupazioni.
Blissfully Yours si estende nello spazio e abbandona, una volta per tutte, il senso del tempo. Perché non c'è una precisa direzione e la narrazione non si sviluppa grazie al susseguirsi di eventi temporali. Tutto è fermo e tutto ritorna al principio.
"Cosa sta succedendo, ora, in questo preciso istante?" dobbiamo chiederci. Perché è proprio nell'attimo, nell'immobilità di una gita fuori porta che si nasconde tutta la bellezza di questa straordinaria pellicola.
In quel preciso istante Blissfully Yours mette in scena una rinascita, un risveglio che riporta l'uomo a contatto con la sua natura e con le proprie pulsioni.
Si ritorna finalmente liberi, slegati da qualsiasi tipo di costrizione. Non c'è uno scopo preciso. C'è solo la riscoperta di se stessi, della propria essenza. Della propria primitività.
Non appaiono casuali, a questo punto, i disegni e le scritte in sovraimpressione di Min: difficilmente decifrabili, come pitture rupestri, ci riportano ad una condizione umana assai lontana dalla società, dove anche il tempo è concepito non più in maniera lineare, ma bensì come un eterno ritorno, un continuo ripetersi di arcaiche tensioni.
La poesia di Weerasethakul è ricca nella sua semplicità. È un tuffo rigenerante nelle scorrevoli acque di un fiume che si nasconde nella giungla più profonda. E lo spettatore è invitato a partecipare, a scrutare tra le piante per poter rubare quei piccoli attimi di intimità dei personaggi e a immergersi con essi, una volta per tutte.
Perché anche noi siamo lì. Anche noi prendiamo parte alla rinascita.
Blissfully Yours, quindi, sfuggendo dalla realtà e dalla vuota condizione umana nella società, si allontana anche dalla narrazione classica. È un cambio di rotta che, riportando il cinema in primo piano, sfida lo spettatore e le sue aspettative. Dobbiamo farci coinvolgere dal cineasta thailandese. Dobbiamo seguirlo e immergerci anche noi nella giungla, per poter tornare allo stato primordiale e apprezzare queste nuove immagini primitive.
Insomma, proprio come Min, Roog e Orn, dobbiamo scegliere di rimanere "ignorantly blissful" ("The characters do not have a meaningful goal in life. Under two flawed political systems, they choose to remain ignorantly blissful").
La giungla di Blissfully Yours avvolge i suoi personaggi e lì racchiude all'interno di un grembo materno ricolmo di tenrezza e, al tempo stesso, di erotismo. La natura di Apichatpong Weerasethakul è selvaggia e meravigliosa.
Ma è grazie allo sguardo del cinema che abbiamo la possibilità di entrare nella foresta e di essere guidati tra le piante e tra i momenti di intimità dei tre protagonisti. Con una sorta di semi-soggettiva la mdp del regista si immerge nello spazio più profondo e segue i suoi personaggi. Lì si ferma e osserva con calma, con lentezza.
L'inquadratura dura nel tempo e l'immagine seduce i nostri occhi. Non c'è eccesso e non c'è sovrabbondanza: tutto si nasconde dentro al quadro.
Ma non da meno sono i momenti che precedono l'entrata nella giungla: un breve scorcio all'interno di una realtà così lontana, all'interno della quale, ancora una volta, vengono esplorati gli spazi. Sbaglieremmo, però, a definire Blissfully Yours un film in cui è venuta meno l'esperienza del tempo. La pellicola di Weerasethakul vive, infatti, in funzione della regressione ad un tempo primitivo, circolare. Basti pensare alla sequenza del viaggio verso la foresta: la macchina si allontana e la mdp si ostina a guardare indietro, sperimentando non solo la fuga ma anche un vero e proprio allontanamento temporale (viene alla mente la sequenza del ritorno dall'idillo de Une partie de campagne di Jean Renoir, nonostante la sua funzione opposta).
Blissfully Yours è la totale immersione nel cinema di uno dei più importanti cineasti del cinema contemporaneo. È un attimo, un solo profondo respiro all'interno di una natura che avvolge e sconvolge l'essere umano.
Apichatpong Weerasethakul ci invita a prendere parte alla silenziosa escursione rigenerante nell'immensa foresta della sua Thailandia. Ci condede il suo sguardo e gli attimi di intimità rubati ai suoi personaggi. E a noi non resta altro che abbandonare tutto e seguire le immagini per rimanere, una volta per tutte, "ignorantly blissful".
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