Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Esordio di quelli che non passano di certo inosservati (anche se alla fine ci ho messo parecchio per vederlo) quello del danese Nicolas Winding Refn, un gangster movie di strada senza speranza, una costante discesa negli inferi della vita stessa.
Frank (Kim Bodnia) è uno spacciatore che insieme al suo amico Tommy (Mads Mikkelsen) se la passa bene, fino a quando un grosso affare non gli va completamente storto.
Deve quindi recuperare una cospicua somma di denaro in breve tempo se non vuole che Milo (Zlatko Buric) e i suoi scagnozzi gli facciano fare una brutta fine.
Ma le cose vanno sempre peggio, guaio chiama guaio, ed il tempo a sua disposizione per uscirne integro comincia a scarseggiare.
Film dall’impalcatura semplice, sarà anche che il genere di riferimento tanto ha dato e sotto molteplici punti di vista, ma anche estremamente efficace nel suo incedere.
E’ infatti soprattutto la parabola discendente di Frank ad essere raccontata e rese terribilmente viva (o meglio appesa con un filo sempre più sottile alla stessa), un percorso robusto che dopo le prime battute leggere e scanzonate, per quanto la situazione ambientale e sociale lo possa consentire, cala i suoi assi nella manica con una tensione che si fa man mano sempre più palpabile e quasi soffocante.
Così soprattutto l’ultima parte è da assistere col cuore in gola, e più i fatti si sormontano, più la strada che porta ad una possibile salvezza si fa più fievole e stretta.
Ed anche il finale, buio e crepuscolare, facendo intendere cosa non potrà che accadere (dando tutti gli indizi che servono), è una piccola perla di abilità comunicativa ed espressiva.
Infine, come sempre nel cinema di Refn, la musica offre un contributo importante, incalzando e sottolineando l’adrenalina e la foga di una ricerca impossibile con note potenti ed echeggianti.
Dunque questo “Pusher”, primo di una trilogia dilatata nel tempo, non sarà un film irrangiungibile, ma trova comunque una sua degna collocazione all’interno di un florido, e competitivo, filone cinematografico, dimostrazione di un talento cristallino che sa esattamente cosa e come fare ad incastonare in immagini le storie che intende raccontare.
Avvolgente, si beve tutto d’un fiato.
Dimostra fin da subito di avere una marcia in più.
Sorprendente fin dalle origini.
Ci mette impegno, anche se non appare proprio essere un grande attore.
Nel complesso bravino.
Volto perfetto per la parte.
Molto carina e persa in un mondo che non concede deroghe o speranze.
Simbolica.
E' il sicario del boss.
Stazza fisica ed aspetto che convincono.
Spalla di Frank, da il suo contributo fin quando può ...
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