Regia di David Grieco vedi scheda film
Andrei Chikatilo, in seguito ribattezzato come il mostro di Rostov. Un sanguinario e spietato serial killer che in una dozzina d'anni massacrò oltre cinquanta bambini e adolescenti di entrambi i sessi tra Ucraina e Russia. A riportare alla memoria questo psicopatico, c'ha pensato David Grieco: regista, sceneggiatore, attore e scrittore (il cui curriculum vanta illustrissime collaborazioni con autori del calibro di Bertolucci e Pasolini, nonchè la sceneggiatura del Caruso Pascoski di padre polacco di Nuti) . Prima con un libro che ne documentava le gesta (Il comunista che mangiava bambini), poi con un lungometraggio.
Concettualmente questo film può anche irritare e respingere, magari puzza anche un po' di sterile compiacimento.
Però a me questa sorta di favola nera tutta impostata sulla tensione e sul pathos emotivo non mi ha lasciato del tutto indifferente. Alcune scene - tra le tante, ad esempio, quella del bambino adescato sul treno ... - sono piuttosto impressionanti e ricostruite con una perizia, un po' da primo della classe, ma comunque efficace. Degna di nota anche la caratterizzazione psicologica fatta sul personaggio principale, la cui tanto criticata aderenza fisica di Malcom McDowell, è invece secondo me apprezzabile. Discreto.
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